Solo quando ti cimenti, ti rendi conto che non è né facile nè veloce costruire un muro. Un mestiere, quello del muratore, spesso attribuito agli ignoranti o usato come minaccia domestica per un figlio un po’ caprone.
Ognuno di noi dovrebbe costruire un muro.
Solido, ci sopravvive e un giorno chi lo demolirà penserà a quelle mani che lo hanno costruito.
Un mestiere faticoso quello del muratore..... scavare la terra, nel nostro caso a mano, con badile e piccone, spezzerebbe la schiena a un giovane poco allenato. Caricare e scaricate cinque tonnellate di ghiaia e di sabbia dalla cava alla Corte. Caricate il cemento, i ferri la betoniera e infine il legname. Cospargere lo scavo di ghiaia bianca uniforme, costruire le casseforme che conteranno in una morsa il calcestruzzo, preparare l’armatura intrecciando e legando tra loro i tondini di ferro e infine caricare la betoniera con tre tonnellate di sabbia e 250 kg di cemento. Otto ore ininterrotte di betoniera, di carriola e ancora una volta di badile. Il tutto eseguito nei dī di festa o rubando qualche ora al lavoro. Taluni lavori si possono continuare di notte, ma soo taluni. Il tempo metereologico deve dimostrarti di essere un tuo fedele alleato. Un acquazzone improvviso potrebbe riempire il tuo scavo nuovamente con della terra. Poi, finalmente una mattina il getto si solidifica e si possono togliere i 200€ di legno che hanno arginato il calcestruzzo quando ancora era una poltiglia inconsistente. Si riempie lo spazio rimasto con parte della terra faticosamente scavata. E si può partire con la costruzione che rimarrà a vista.
Il lavoro che dovrai eseguire te lo studi, rubi consigli da ogni dove, ma sopratutto ritieni che infilare uno dietro all’altro 300 mattoni sia una delle cose più facili che tu abbia mai fatto in assoluto. Provi “a secco”, e i mattoni ben allineati fanno bella mostra di se. Le fondamenta non proprio in piano e non prorio in squadra dovrebbero essere da monito per l’apprendista muratore.... ma no, infilare dei mattoni uno dietro l’altro deve essere semplicissimo. Fare la malta, per fortuna premiscelata, non dura che permetta l’adesione e la compressione del mattone messo in opera e non molla in modo possa sorreggere il peso del pesante mattone, appoggiarla delicatamente sui supporti senza sporcarli deve essere per forza una scemata. Ti rendi immmefiatamente conto che così non è e sta malta non è mai giusta. Cominci a posizionare i primi mattoni che non hanno nessuna intenzione di stare diritti, allora smonti tutto, ripulisci gli innocenti mattoni e decidi che il punto di inizio sará un altro. Finalmente parti e cominci a impilarli questi rossi mattoni di terracotta...sai che devi controllare la quota che grazie ad una fondamenta imprecisa é anch’’essa imprecisa, la bolla sopra, di lato, in verticale.... Porti a termine in un tempo biblico il primo braccio di muro e le mani già sanguinano a causa delle calce lavorata con esse al posto del sapiente uso della cazzuola. Riesci a rendere stabile il primo angolo e metterlo a squadra e via per il secondo braccio...A sera ti rendi conto di avere fatto un quarto del lavoro che ti aspettavi di realizzare, al freddo e al buio ripulisci gli attrezzi e dopo una doccia ti abbandoni al letto. Il risveglio si presenta orgoglioso, ma solo quando arrivi in prossimità del primo pezzo di opera ti rendi conto che quei mattoni rossi nulla hanno di dritto.... eppure sembrava così facile infilare un mattone dietro l’altro. Le ore passano e le giornate pure e il lavoro non arriva al termine. Il muro nonostante la consapevolezza degli errori evidenti e la volontà precisa di voler migliorare, continua a realizzarsi con sinuose curve che gli danno il non voluto aspetto di muro di altri tempi....I mattoni sono forse meno sporchi di quello che pensavi, e questa è una nota positiva, le fughe diverse tra loro sia per misura che per profonditâ, danno tutto sommato un tocco “Vintage”
Quante cose possono insegnare dei mattoni...
Ognuno dovrebbe costruire un muro, ........una volta nella vita, ognuno dovrebbe costruire un muro........