Tabernam in Memoriam et Armis (Bottega della Memoria e delle Armi)
Non semplici stanze
Per accedere a questo grande stanzone, il visitatore deve per forza mente ( 😬 ) chinare il capo a causa di un basso trave di legno. Ad un attento osservatore puoó sembrare quasi che sia stato il fato che abbia voluto che quassù vengano conservati gli oggetti più intimi che raccontamo la storia di chi ora abita alla Corte.
Chiniamo quindi il capo in segno di rispetto e ringraziamento, per poter essere ancora a bordo di questo treno dove da spettatori abbiamo la possibilità di vivere i nostri ricordi. In questo luogo si organizza in tempi brevissimi la dimora dei viandanti che soggiornano alla Corte. L’andirivieni di volti conosciuti e di amici di nuova data, fa si che questa stanza sia piena di vita “estranea” alla Corte. Ma non dobbiamo dimenticare il vero scopo di questa grande soffitta. Qui trovano posto delle grandi vetrine, con i ricordi più cari e che contengono gli oggetti che hanno caratterizzato le passioni di chi scrive. Oggetti per lo più senza particolare valore economico. Ma ognuno di essi proviene da luoghi o rappresenta persone care che hannno lasciato un segno nella esistenza della mia e nostra esistenza. Appena io non sarò più, essi diventeranno solo oggetti da spolverare, senza che nessuno possa ricostruirne la storia. Dovrei fare dei cartelli per ogni oggetto riposto ordinatamente, affinchè un domani quando verrà il giorno della dipartita, chi si soffermerà ad osservare questi strani ricordi, ne potrà conoscere la provenienza. Essi rappresentano molti amici persi, e soffermarsi con lo sguardo su questi rimasugli recuperati, fa ripercorrere storie e momenti indimenticabili.
In questo ampio locale trovano anche posto la collezione di armi inoffensive che hanno accompagnato la vita della Casata dei Morganti. Esse serbate in luoghi protetti possono sbalordire l’ospite appassionato. Completa l’arredo della stanza un letto a castello realizzato partendo dal legno e un divano letto in stile marino anch’esso realizzato a mano. Due poltrone e un tavolo della nostra “nonna Anna” consentono ai visitatori o a me stesso di sedersi in placida ammirazione, o soffermarsi la lettura di un libro che si può trovare accatastato in qualche angolo di questo salone.