Storia e fantasmi della Corte dei Sassi - La Corte dei Sassi

La Corte dei Sassi
Abitazione di Interesse Storico
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Storia e fantasmi della Corte dei Sassi

Tutto è iniziato con questa valigia.
E' ancora qui, esattamente cento anni dopo.
E' con questa valigia che la nonna Rossi è arrivata alla Corte dei Sassi. Una valigia di una giovane bella sposa. Questa valigia, ancora in ottime condizioni è stata usata poche volte. Rari erano gli spostamenti dalle mura della corte. E' rimasta intatta per tutto questo tempo a testimoniare quel viaggio e la presa di possesso di questa casa dove ha avuto seguito tutto il resto della sua lunga vita. Chissà come deve essere stato quel giorno in cui con la valigia in mano ha lasciato la sua casa natia. Chissà se sono arrivati fino a qui con il calessino oppure con il treno scendendo la Valsugana. Una volta arrivata avrà depositato i suoi indumenti nel vecchio armadio e con il nonno Rossi hanno iniziato la loro lunghissima esperienza alla Corte dei Sassi. Cinque figli hanno visto la luce qui, e tutti vivevano nelle stanze intorno al portico, i bambini scorrazzavano per la corte, rincorrendosi e schiamazzando, all'ombra del glicine. Poi sono arrivati i nipoti che anch'essi hanno giocato liberi nei dintorni di questa storica abitazione.
La storia della Corte dei Sassi risale, dalle ricostruzioni fatte, alla prima metta degli anni 800 dello scorso millennio. La casa, una tipica abitazione rurale abitata da famiglie contadine, è stata costruita sulla ghiaia del fiume Brenta. Non ha opere di fondazione. I muri sono in sasso di fiume e i pavimenti ed il tetto sono in legno. I travi del tetto sono realizzati con travi di fiume solo in parte squadrati.
Annesso alla struttura abitativa a cui erano collegate altre case dello stesso periodo (fianco ovest) c'è una corte cintata da alte mura in sassi. A queste mura sono state annesse a sud e a ovest delle coperture rurali e alcuni box da me chiamati maialaie in quanto l'ultimo proprietario le utilizzava a questo scopo. A Est si trova invece un'altro corpo di fabbrica adibito a stalla e granaio. In un locale dello stesso stabile venivano eseguite le operazioni di macellazione del maiale di cui sono stati ritrovati specifiche attrezzature. C'e' anche una cantina sotterranea in cui venivano custoditi vino, olio e salami. Anche qui sono state trovate idonee attrezzature per la conservazione dei prodotti sopra citati.
La casa ha vissuto il periodo bellico delle due guerre, e si trova a sud del Monte Grappa e dell'Altopiano di Asiago. La guerra, in particolare la Prima, ha vissuto questi luoghi. Non ho notizie precise sull'utilizzo della casa in quel periodo. Certo è che probabilmente subito dopo il primo conflitto mondiale, si è insediata la famiglia Rossi che qui ha abitato fino a pochi anni or sono.
Certo è che la guerra di qui si deveva sentire e vedere, chissà se i primi proprietari, costruttori della casa erano ancora qui in quel periodo o se la casa era disabitata. Queste memorie sono salvate tra i sassi della Corte, forse un giorno qualcuno sarà capace di leggere questa memoria che sicuramente vive nelle malte della Corte.
E' proprio in questo periodo che i primi propietari, probabili costruttori hanno ceduto il passo alla famiglia Rossi. Due giovani sposi spostatisi a San Zeno dopo la Grande Guerra.
La casa aveva una struttura leggermente diversa in quegli anni. La parte abitativa era quella a est, mentre la parte più alta era un fienile. Sopra la parte abitativa ad Est c'era una grande terrazza oggi coperta con un tetto a coppi antichi. Le successive piccole ristrutturazioni che non hanno mai modificato la struttura della casa ancora originale, la hanno portata ad essere quello che è.

1918 (circa) il nonno Rossi
1918 (circa) la nonna Rossi
Abbiamo trovato molte cose dell'epoca al suo interno, botti, attrezzi, paioli. Le figlie del Signor Rossi Luigino ci hanno fatto avere delle cornici di quadri che da sempre erano nella Corte. Parte degli arredi sono recenti e parte, come alcuni tavoli, sedie attrezzi agricoli sono sicuramente degli anni 40 del novecento.
I miglioramenti maggiori e il risanamento della casa sono stati eseguiti dall'ultimo propietario, Luigino. Luigino, ha impegnato ogni sua risorsa per conservare questo cimelio della realtà contadina. Ha recuperato tutto con pazienza e maestria eseguendo parte dei lavori da solo. Ha amato questa casa così tanto da non voler rinunciare ad essa fino al momento del suo ultimo respiro. Qui dove  è nato, dove ha vissuto e duramente lavorato, ha deciso di dipartire per il suo ultimo viaggio.
A molti potrebbe fare soggezzione questo fatto. Noi lo ricordiamo, quasi ogni giorno, quando con lo sguardo tocchiamo le sue cose, le sue bottiglie di vino, i suoi accendini, il suo basco da Fante.

Non vogliamo dimenticarci di lui.

Lui che ci ha permesso di poter vivere questa esperienza meravigliosa, il materializzarsi di un sogno.

Ecco le foto fornite da Edda, la sorella di Luigi e che riassumono qualche momento della vecchia Corte dei Sassi.
Cliccate o passate sopra le foto ( aseconda del Browser che utilizzate per leggere una breve descrizione delle foto)
I Fantasmi della Corte
Come ogni casa storica di un certo rispetto, ci vengono segnalati le immagini di na apparizione ricorrente.
Stiamo facendo delle ricerche per verificare il fatto e per riconoscere la sagoma del fantasma.

Se sei coraggioso e non hai paura di affrontare demoniache presenze clicca QUI per vedere le immagini del fantasma della Corte dei Sassi
La Corte dei Sassi
Abitazione rurale di interesse storico sita in Via Gallio 53 - San Zeno di Cassola (VI)
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